Non sono solo gemme. Non sono soltanto simboli di lusso. Alcuni gioielli, nel corso dei secoli, hanno superato il confine del valore materiale per entrare nella leggenda, trasformandosi in protagonisti di intrighi politici, storie dinastiche e racconti che ancora oggi alimentano la fantasia collettiva. Due tra i più celebri esempi sono il diamante Koh-i-Noor e gli smeraldi di Cleopatra, pietre che hanno legato il loro destino a quello di regine e imperi.
Il nome “Koh-i-Noor” significa in persiano “Montagna di Luce”. È uno dei diamanti più famosi al mondo, oggi parte dei Gioielli della Corona britannica. Le sue origini risalgono probabilmente al XIV secolo, nelle miniere dell’attuale Andhra Pradesh in India, regione che ha dato i natali ad altre gemme leggendarie.
In origine il diamante era ancora più grande: oltre 180 carati prima del taglio moderno, che lo ha ridotto agli attuali circa 105. La sua storia è un viaggio attraverso imperi e dinastie: dai sultani di Delhi agli imperatori Moghul, fino ai sovrani Sikh del Punjab. Nel 1849, in seguito all’annessione del Punjab, entrò a far parte dei tesori della Compagnia delle Indie Orientali e venne donato alla regina Vittoria, diventando emblema della potenza britannica. Oggi è incastonato nella Corona della Regina Madre, custodita nella Torre di Londra. La tradizione vuole che venga indossato solo da regine o consorti: la leggenda, infatti, racconta che porti fortuna alle donne ma sventura agli uomini.
Nell’immaginario collettivo, poche gemme evocano tanto fascino quanto gli smeraldi di Cleopatra. Le fonti antiche narrano di giacimenti nel deserto orientale egiziano, noti come Mons Smaragdus, sfruttati già in epoca tolemaica. Per Cleopatra lo smeraldo era più di un ornamento: rappresentava regalità, fertilità e il legame con la dea Iside. La regina li indossava in collane, diademi e anelli, rendendoli parte integrante della sua immagine politica e personale. Secondo la tradizione, usava anche donare smeraldi incisi con il proprio ritratto ai dignitari stranieri, trasformando la gemma in strumento di diplomazia e propaganda.
Nonostante non siano giunti fino a noi gioielli attribuibili con certezza alla regina, il suo legame con lo smeraldo è rimasto impresso nella memoria collettiva. Nei secoli, la pietra è stata associata al fascino femminile, alla forza carismatica e al potere regale, tanto che Cleopatra è ricordata ancora oggi come la “regina degli smeraldi”.
Il Koh-i-Noor e gli smeraldi di Cleopatra dimostrano come le gemme possano diventare testimoni della storia e del mito, superando il loro valore materiale per farsi simboli di potere, carisma e destino. Pietre che brillano non solo per la loro bellezza, ma per le vicende straordinarie che hanno accompagnato.
PUBBLICAZIONE
15/09/2025
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